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LAS VEGAS

 

Il nome della città, che in spagnolo significa "i prati", sta ad indicare le distese erbose avvistate dai primi esploratori spagnoli lungo i corsi d'acqua in secca ai margini del deserto.  E’ la più grande e importante città del Nevada. Si estende in un'ampia valle che va dal lago artificialeMead a est alle Spring Mountains a ovest meta di sciatori durante l'inverno per le innumerevoli stazioni sciistiche.

Nel 1855 i Mormoni fondarono una piccola colonia che solo nel 1903, grazie alla costruzione della ferrovia iniziò a svilupparsi. 

Nel 1911 Las Vegas era diventata città. 

Grazie alla presenza dei pozzi artesiani e all'immancabile spirito imprenditoriale americano, William Clarck cominciò ad acquistare terreni e ad urbanizzarli. L'espansione di Las Vegas iniziò negli anni Trenta contestualmente alla costruzione della Diga Hoover ed alla legalizzazione del gioco d'azzardo nel nevada. Inoltre la fine del proibizionismo invogliò i gangster, che si erano arricchiti con il contrabbando dell'alcol, a impegnare i loro capitali nella costruzione di alberghi in questa città;  la diga Hoover fornì l'energia elettrica necessaria; il benessere e il grande desiderio di dimenticare e divertirsi del dopoguerra fecero il resto.

Alla fine dello strip, Downtown è l'antico nucleo della città che si era sviluppato attorno alla stazione ferroviaria. 

Il centro è Fremont street - la strada più illuminata del mondo con le sue 4.700.000 lampadine - dove è possibileassistere ad uno spettacolo di luci laser. Ai lati sorgono gli alberghi "storici" della città recentemente ristrutturati. Si segnalano:

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Golden Nugget, l'albergo dove è esposta la pepita d'oro più grande dei mondo,

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Union Plaza, la vecchia stazione;

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Lucky Lady

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Four Queens 

Per conoscere Las Vegas bisogna visitare gli Hotel, i casinò e le.......cappelle.

La strada principale si chiama Las Vegas Boulevard ma comunemente viene chiamata Strip. Ai lati dello strip sorgono tutti i grandi alberghi.

El Rancho il Frontiere, il Flamingo, che apparteneva al famoso ganster Bagsy Siegel; lo Stardust, il Desert Inn del miliardario Howard Hughes.

Il Circus Circus con la sua enorme tenda sopra la sala del casinò e l'Imperial Palace dove è conservata una collezione di vecchie automobili appartenute a personaggi famosi

Risale al 1966 quello che forse è l'albergo più famoso: il Cesar Palace.

Sono degli anni ottanta:

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l'Escalibur, con le sue torrette variopinte, che vorrebbe assomigliare a un castello medioevale; 

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il Tropicana, che tenta di ricreare nel deserto l'atmosfera dei tropici;

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il Mirage, all'interno del quale, oltre a cascate, palme e laghetti, vi sono una foresta tropicale, un acquario con pesci straordinari fra cui alcuni squali e... un vulcano che compie un'eruzione ogni quindici minuti (waww!). Tutta da gustare è anche la galleria coperta che collega l'albergo col Cesar Palace.

E non è finita qui! Fra gli alberghi più recenti non si può non andare a vedere:

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lo Stratosphere, l'altissima torre che offre una passeggiata panoramica, un ristorante romantico al 108' piano, una folle corsa in ottovolante e una «big shot» (cioè una «potente spinta» nel vuoto) dalla cima;

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il Treasure Island, l'isola con la baia dei Bucanieri dove, a ore prestabilite, si svolge una battaglia navale fra un brigantino ìnglese e un'imbarcazione pirata (ve lo diciamo: affondano i pirati);

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Ø       il Venitian, che sorge in pieno centro, di fronte al Mirage, è una replica della «più romantica città del mondo» col Palazzo Ducale, il campanile di San Marco, il ponte di Rialto e uno straordinario Canal Grande dove si può circolare in gondola fra i negozi più griffati del globo. La hall, dai soffitti «affrescati dal Tiepolo», è collegata con un ponte al museo di Madame Trussaud;

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  il    Bellagio, proprio la nostra località lacustre, che vuol far sognare gli Americani con le atmosfere romantiche del lago di Como e una straordinaria fontana danzante nella notte;

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Ø       il Paris/Las Vegas con la sua Tour Eiffel che si erge proprio di fronte all'albergo Bellagio;

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Ø       lo sfavillante Aladino di impronta arabo‑disneyana.

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il     Luxor, costituito da una grande piramide cui si acce­de attraverso la sfinge;

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il     New York New York, composto dai grattacieli più celebri della Grande Mela con tanto di Statua della Libertà, tutti riuniti da un gigantesco ottovolante;

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Ø       l'MGM Grand, enorme complesso dell'omonima compagnia cinematografica, con una gigantesca sala giochi dove si trovano leoni autentici, un ristorante nel mezzo della giun­gla e un grande parco a tema che ricorda famosi film;

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  il    Games Works (3785 South Las Vegas Boulevard), grande sala giochi proget­tata da Steven Spielberg dove si può perfino scalare una montagna (accanto all'hotel MGM).

     Tutti i grandi Hotel hanno una infinità di camere. Un tempo per essere considerato un Hotel doveva avere almeno 2.000 camere. Oggi il numero è di cinquemila e i prossimi ne conteranno almeno seimila.

Ogni albergo ospita grandi casinò che sono pubblici e aperti 24 ore per tutti i giorni dell'anno. Ovviamnete non mancano i parcheggi. Probabilmente è l'unico posto negli USA dove i parcheggi non si pagano!! 

Si ricordi che non è permesso scattare foto nelle sale da gioco ed il gioco nel Nevada è ammesso solo per i maggiorenni (21 anni).

Q

Ci sono inoltre piscine, campi da tennis e sale per spettacoli notturni, alcuni dei quali sono in cartellone da decenni.

Nel momento in cui si accendono le luci la città si anima e diventa un grande parco di divertimenti per adulti.

Buon jazz si ascolta presso la House of 'Blues del Mandalay Bay (tel. 702-632 7600), recentissimo albergo che si in fondo allo Strip, proprio di fronte all'aeroporto, quindi a sud.

Le guide locali indicano in circa 1.000 i ristoranti. 

La guida citata in calce indica: Golden Nugget Buffet (downtown), Buffet of Champions (Las Vegas Hilton), Mírage Buffet (Mirage Hotel), Palatium Buffet (Caesar Palace), Paradiso (Fiamingo Hilton).

Altri ristoranti segnalabili, che hanno però prezzi più elevati, sono: Bacchanal Room (Caesar Palace, tel. 731 7731) dove servono una cena di sette portate. Mentre si cena, personale specializzato fa esotici massaggi sulle spalle.  Andiamo (Las Vegas Hilton, tel. 733 3502), cucina italiana. Hard Rock Cafè (4475 Paradise Rd., tel. 733 8400) per hamburger, sandwiches e insalate. Ambiente giovane. 

The Dive, all'ingresso del centro commerciale nella parte centrale dello Strip, è stato ideato dal mago degli effetti speciali Steven Spielberg e si presenta come un sommergibile con tanto di torretta, periscopio e radar. Anche l'arredo è, ovviamente, in tema. Si mangia come dalle altre parti, ma l'atmosfera vale almeno un drink.

Sullo Strip, vicino agli alberghi New York/New York e MGM vi sono grandi ristoranti a tema, di moda negli USA, come All Star Café, l'Harley Davison Café e le note steakhouse Smíth & Wollensky e Morton of Chicago.

 

Spunti tratti da: "USA-CANADA" Guida Francorosso

Marta Miuzzo Roberto Cattani Livingston &Co.

 

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